Raramente negli ultimi tempi ho letto un libro così brutto ed insignificante, per giunta con le pretese di essere un “giallo”: Hotel Bosforo di Esmahan Aykol.
Una trama inconsistente e ben
lontana dall’essere avvincente, si allunga a dismisura per quasi 250 pagine,
sottile come un filo di ragnatela, prima di dare un piccolo –ma piccolo!-
scossone al lettore.
Poi, in quattro e quattr’otto, in
poche pagine, senza alcuna suspense né alcun approfondimento psicologico o
umano, si arriva al nocciolo della questione e alla soluzione del “mistero”.
La sintassi è così asfittica da
ricordare quella di un bambino di terza elementare alle prese col suo miglior
best-seller “Come hai trascorso la domenica”.
I personaggi sono grossolani ed
irritanti, tutti senza distinzione, a cominciare dalla protagonista, una
libraia turco-tedesca di mezza età che gioca a fare la ragazzina più impicciona
che detective e, pur dimostrando pagina dopo pagina il sex-appeal di un
paracarro, si lascia anche andare a parentesi di sesso piuttosto esplicito che
fanno sbellicare dalle risate il lettore appena un po’ smaliziato.
Neppure l’ambientazione tra
l’esotico trasandato e il caos contemporaneo di Istambul riesce a coinvolgere
più di tanto. Volendo proprio restare a Istambul e nell’ambito dei libri
gialli, mi è risultata molto più piacevole la lettura de La balia di Petros Markaris.
Strana scelta per una casa
editrice come la Sellerio, che ultimamente sembrava avere un sesto senso verso
i buoni autori, particolarmente di romanzi gialli, o noir che dir si voglia, Camilleri
a parte.
Meglio consolarsi con questo video "Pubblicitario" del solito Natalino Balasso. Non c'entra per nulla con quanto detto sopra, ma almeno è divertente!