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domenica 3 giugno 2012

Un Hotel sul Bosforo da evitare...



Raramente negli ultimi tempi ho letto un libro così brutto ed insignificante, per giunta con le pretese di essere un “giallo”: Hotel Bosforo di Esmahan Aykol.
Una trama inconsistente e ben lontana dall’essere avvincente, si allunga a dismisura per quasi 250 pagine, sottile come un filo di ragnatela, prima di dare un piccolo –ma piccolo!- scossone al lettore.
Poi, in quattro e quattr’otto, in poche pagine, senza alcuna suspense né alcun approfondimento psicologico o umano, si arriva al nocciolo della questione e alla soluzione del “mistero”.
La sintassi è così asfittica da ricordare quella di un bambino di terza elementare alle prese col suo miglior best-seller “Come hai trascorso la domenica”.
I personaggi sono grossolani ed irritanti, tutti senza distinzione, a cominciare dalla protagonista, una libraia turco-tedesca di mezza età che gioca a fare la ragazzina più impicciona che detective e, pur dimostrando pagina dopo pagina il sex-appeal di un paracarro, si lascia anche andare a parentesi di sesso piuttosto esplicito che fanno sbellicare dalle risate il lettore appena un po’ smaliziato.
Neppure l’ambientazione tra l’esotico trasandato e il caos contemporaneo di Istambul riesce a coinvolgere più di tanto. Volendo proprio restare a Istambul e nell’ambito dei libri gialli, mi è risultata molto più piacevole la lettura de La balia di Petros Markaris.

Strana scelta per una casa editrice come la Sellerio, che ultimamente sembrava avere un sesto senso verso i buoni autori, particolarmente di romanzi gialli, o noir che dir si voglia, Camilleri a parte.

Meglio consolarsi con questo video "Pubblicitario" del solito Natalino Balasso. Non c'entra per nulla con quanto detto sopra, ma almeno è divertente!