Blog NEWS (13/05/17)

  • - The end of the game...
  • - Continua l'autunno: nuovo post.
  • - Nuove foto: autunno stagione magica!

sabato 5 luglio 2014

IMPARA L'ARTE... (anche solo in parte)

Se si ha la fortuna di trascorrere alcuni giorni a Londra sotto un cielo sereno e luminoso, passeggiando rilassati alla tiepida brezza di fine primavera, fra viali, palazzi imponenti e magnifici parchi, si è poco propensi a chiudersi in qualche museo, anche se la città in questione rappresenta un best of in questo campo e la scelta proprio non manca.
Per fortuna, dipende dai punti di vista, un brusco cambiamento climatico con un tipico acquazzone londinese, riparati alla bell'e meglio sotto le volte del Covent Garden, ci ha costretti ad una rapida scelta.
Quattro salti fra le pozzanghere verso Trafalgar Square ed eccoci alla National Gallery.


La coraggiosa scelta dell'amministrazione cittadina di rendere gratuito l'ingresso in questi templi dell'arte e della cultura, cozza purtroppo con la limitata intelligenza dei fruitori, spesso rumorosi perditempo, o estemporanei gruppi familiari con bambini quasi in fasce, notoriamente in grado di apprezzare in religioso silenzio le finezze di un Velazquez o di un Vermeer.
A parte la mia solita ed inevitabile vena polemica, ho avuto l'ennesima conferma di quanto, almeno a me, l'invecchiamento giovi alla comprensione e predisposizione artistica. Pur trascurando, per necessità di tempo e gusti personali, alcune sale traboccanti di capolavori italiani del primo Rinascimento, mi sono riempito gli occhi con Caravaggio, Rubens, Rembrandt, Velazquez, Vermeer, Monet, Seurat, Van Gogh, Cezanne, e via discorrendo.

Purtroppo, la necessità di improvvisare e di vedere il più possibile in un tempo limitato, patologia tipica del turista medio, ci ha costretti a salti spazio-temporali degni di Star Trek. 
Non si può liquidare un tempio dell'arte come la National Gallery in poche ore, ma tant'è. Inoltre, valga come banale scusante, fuori era tornato il sole e ci aspettava un bel pomeriggio a spasso per Soho.
Ma le sorprese artistiche non erano finite (e come sarebbe possibile, a Londra!).
Nel corso di un'altra inattesa giornata di sole, ci siamo ritrovati a sgranare gli occhi di fronte a quella magnifica parte della Royal Collection custodita nel castello di Windsor. 
Dai ritratti di Van Dyck alla Strage degli innocenti di Bruegel il Vecchio, dagli arazzi ai soffitti intarsiati, dai mobili ai soprammobili, dalle armature alle collezioni di sciabole e moschetti, fino alla impareggiabile casa delle bambole, donata da Giorgio V alla principessa Maria d'Inghilterra nel 1924.




















Nel tentativo piuttosto ridicolo di emulare questi vecchi barbagianni di casa reale, ho voluto togliermi lo sfizio di spulciare nei vecchi negozietti d'antiquariato, arte varia e stampe antiche di Portobello Road, fino a trovare qualcosa di carino, e adeguato al mio portafoglio, da appendere alla parete della mia sala. 
Inutile dire che non era un Bruegel o un Vermeer...