Blog NEWS (13/05/17)

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venerdì 10 luglio 2015

Ricordi delle Fiandre

Le facciate damascate dei palazzi fiamminghi si riflettono nel canale, con le loro torri, i loro merletti,  le loro finestre incastonate. La luce del tramonto sfiora la torre dell'orologio e i profili a strapiombo dei tetti. Una moltitudine di ragazzi e ragazze a passeggio lungo i moli o seduti con le gambe a penzoloni sull'acqua chiacchiera, ride, scherza.
Le ultime barche, cariche di turisti, tornano dai loro monotoni giri nei meandri dei canali e negli anfratti dei vecchi palazzi nobiliari.

Ma la sera e il buio tardano ad arrivare. 
Siamo nel nord Europa. Le ore di luce si allungano esageratamente verso la notte, creando un'atmosfera surreale.

Dalle finestre a bovindo, cascate di fiori colorati sfiorano l'acqua del canale sottostante e accarezzano le barche di passaggio, le teste dei cigni e delle anatre.
Oltre il ponte muscoso e il pesante portone, aperto solo nelle ore diurne, i lunghi alberi del beghinaggio stormiscono al vento e accompagnano il veloce passo delle monache alla chiamata del vespro.

Dalle ricche cornici del Musées Royaux des Beaux-Arts e del Groeninge Museum, i grandi artisti del secolo d'oro si fanno ammirare in tutto il loro splendore. Pieter Bruegel il Vecchio con "La caduta di Icaro", "Censimento di Betlemme", "La caduta degli angeli ribelli". E con lui molti altri, da Jan van Eyck a Memling. Severi ritratti di notabili e ricchi commercianti, innumerevoli episodi sacri, annunciazioni, crocifissioni, santi martirizzati e orribilmente torturati.


Giunti al termine dei 366 scalini della Torre Civica, il Belfort, come prima cosa, se si è ancora vivi, si tira il fiato. Quindi, riprese le forze, ci si affaccia alle finestre e si ammira il panorama della città e del suo dedalo di canali, i suoi magnifici palazzi, le sue guglie e le sue torri, accompagnati dal frastornante concerto del carillon e delle sue 47 campane.

Dietro l'angolo, quasi all'improvviso, parzialmente circondato e protetto dall'acqua, appare la mole imponente del Castello dei Conti di Fiandra, con la sua torre e le sue mura merlate che si riflettono nitide nel canale che lo avvolge su tre lati. È un tardo pomeriggio limpidissimo; il cielo azzurro e terso offre uno sfondo imperdibile alla classica foto da turista.

Dalle vetrine delle innumerevoli ciocolaterie mille forme curiose e tentatrici di cioccolato nero e bianco ammiccano ai passanti. Varcata la soglia, un inebriante profumo di cacao ci monopolizza l'olfatto e l'assaggio della specialità della casa è d'obbligo. Nonché l'acquisto di qualche dolce ricordo di viaggio, con grande imbarazzo di scelta.


Dalla finestra dell'antica casa in legno che dà direttamente sul canale, ora adibita a pub, sorseggiando una fresca birra locale, ci godiamo lo spettacolo dell'unico violento acquazzone che in pochi secondi scaraventa una specie di alluvione tropicale sulla città e soprattutto sui rassegnati turisti sorpresi durante la gita in barca e in canoa. Asciutti all'andata, li vediamo tornare ai loro approdi bagnati fino al midollo, ma comunque sorridenti, accompagnati dagli applausi scherzosi che escono dalle finestre delle case lungo la riva. 
Noi, belli asciutti e al coperto, sorridiamo ancor di più e brindiamo alla nostra fortuna.





IL TRAILER!


Il video finale lo trovate nella pagina dedicata e su YouTube a questo indirizzo.




P.S. Dedicato all'amico Nicolò, mio immeritato follower, improvvisamente e prematuramente strappato a questo mondo infame.