Dopo
l’inatteso annuncio del tuo ritiro dalle scene, un bellissimo epilogo della
tua storia e della tua vita artistica l’hai regalato a tutti noi, fortunati
partecipanti, la sera del 13 febbraio scorso, al Teatro Filarmonico.
Durante
un coinvolgente e interminabile concerto, quasi tre ore, ci hai condotto per
mano attraverso la tua avventura e la tua grande passione musicale –come tu
stesso hai voluto sottolineare in più occasioni- dai
primi anni settanta ai giorni nostri.
Hai alternato ritmiche sostenute e rockeggianti (Viaggiatori d’occidente, Ho sognato una strada, La musica che gira intorno…) a brani più intimi e riflessivi (Mio fratello che guardi il mondo, C'é tempo, La costruzione di un amore…); hai stimolato la nostra riflessione e fustigato le nostre coscienze (Il disertore, Cara democrazia, Quello che manca al mondo…); hai infuso speranza nei nostri cuori affranti dagli scossoni della vita (I treni a vapore, Lindbergh, L’amore fa, Il bacio sulla bocca…). Abbiamo immaginato insieme a te la tua Genova (Chi guarda Genova…), dove sei nato e cresciuto nel lontano 1951, e dove hai appreso i primi rudimenti musicali; abbiamo seguito i tuoi passi nei vicoli della città vecchia mentre affabulavi in compagnia del tuo vecchio amico e concittadino Fabrizio de Andrè, col quale hai scritto e interpretato grandi canzoni del nostro tempo (A çimma, Smisurata preghiera…).
Hai alternato ritmiche sostenute e rockeggianti (Viaggiatori d’occidente, Ho sognato una strada, La musica che gira intorno…) a brani più intimi e riflessivi (Mio fratello che guardi il mondo, C'é tempo, La costruzione di un amore…); hai stimolato la nostra riflessione e fustigato le nostre coscienze (Il disertore, Cara democrazia, Quello che manca al mondo…); hai infuso speranza nei nostri cuori affranti dagli scossoni della vita (I treni a vapore, Lindbergh, L’amore fa, Il bacio sulla bocca…). Abbiamo immaginato insieme a te la tua Genova (Chi guarda Genova…), dove sei nato e cresciuto nel lontano 1951, e dove hai appreso i primi rudimenti musicali; abbiamo seguito i tuoi passi nei vicoli della città vecchia mentre affabulavi in compagnia del tuo vecchio amico e concittadino Fabrizio de Andrè, col quale hai scritto e interpretato grandi canzoni del nostro tempo (A çimma, Smisurata preghiera…).
La
serata è stata resa magica anche da un pubblico entusiasta e partecipe,
competente nel riconoscere fin dalle prime note i brani del tuo repertorio e
molto caloroso e affettuoso nei tuoi confronti, compresa standing ovation
finale. Cosa chiedere di più dopo quarant’anni di musica, durante i quali hai
firmato alcune delle più belle canzoni italiane “d’autore” ?
Insomma,
abbiamo seguito il tuo esempio: siamo usciti dal teatro più ricchi e più sensibili
di quando siamo entrati, esattamente come accade quando si legge un bel libro,
volendo parafrasare le tue stesse parole.
Per ringraziarti,
ho rielaborato un videomix di qualche anno fa, ispirato ad una delle tue canzoni
più belle: L’amore fa.
L'amore
fa l'acqua buona
fa passare la malinconia
crescere i capelli l'amore fa
l'amore accarezza i figli
l'amore parla con i vecchi
qualcuno vuole bene ai piu' lontani
anche per telefono
l'amore fa guerra agli idioti
agli arroganti pericolosi
fa bellissima la stanchezza
avvicina la fortuna quando puo'
fa buona la cucina
l'amore e' una puttana
che onora la bellezza
di un bacio per regalo
cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere
l'amore fa begli gli uomini
sagge le donne
l'amore fa
cantare le allodole
dolce la pioggia d'autunno
e vi dico che fa viaggiare, si'
illumina le strade
fa grandi le occasioni
di credere e di imparare
cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere
fa crescere i gerani e le rose
aprire i balconi
l'amore fa
confondere le citta'
ma riconoscere i padroni
l'amore lo fa
aprire bene gli occhi
amare piu' se stessi
l'amore fa bene alla gente
comprendere il perdono
l'amore fa.
fa passare la malinconia
crescere i capelli l'amore fa
l'amore accarezza i figli
l'amore parla con i vecchi
qualcuno vuole bene ai piu' lontani
anche per telefono
l'amore fa guerra agli idioti
agli arroganti pericolosi
fa bellissima la stanchezza
avvicina la fortuna quando puo'
fa buona la cucina
l'amore e' una puttana
che onora la bellezza
di un bacio per regalo
cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere
l'amore fa begli gli uomini
sagge le donne
l'amore fa
cantare le allodole
dolce la pioggia d'autunno
e vi dico che fa viaggiare, si'
illumina le strade
fa grandi le occasioni
di credere e di imparare
cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere
fa crescere i gerani e le rose
aprire i balconi
l'amore fa
confondere le citta'
ma riconoscere i padroni
l'amore lo fa
aprire bene gli occhi
amare piu' se stessi
l'amore fa bene alla gente
comprendere il perdono
l'amore fa.