Fine anno e, come si suol dire,
tempo di bilanci. Perché? La solita retorica “riempigiornaliperallocchi” e
niente più. I bilanci, nella vita, si fanno quando serve, non in momenti fissi
e prestabiliti come nella contabilità fiscale. Quindi, se ora mi cimento, vuol
dire che ne sento la necessità (oppure non ho niente di meglio da fare…).
Per praticità, possiamo dividere
il resoconto per argomenti.
* LIBRI. In questo campo, grandi soddisfazioni: Il Gattopardo, Furore (rilettura), A
sangue freddo, Sostiene Pereira, I racconti di Calvino (rilettura), La bottega
dell’antiquario e Cent’anni di solitudine (rilettura); tutti una spanna sopra
gli altri. L’invecchiamento e l’amarezza che l’accompagna portano ad un
graduale e appassionato riavvicinamento ai grandi classici (Dickens, Hugo,
Dumas, Cechov, Steinbeck, Balzac, Hemingway, Faulkner, Kafka, ecc.).
* MUSICA.
Grandi scoperte, anche non recentissime, nell’esplorazione del neo-progressive
e affini, con alcune perle veramente imperdibili (Echolyn - As the world, Sean
Filkins - War and Peace & Other Stories, Spock's beard – Snow, Änglagard -
Viljans öga, Steve Hackett - Genesis Revisited II, Big Big Train - English Electric (Part One)… eccetera). Grande
ritorno dei Dead Can Dance con Anastasis.
In
ambito italiano, non c’è molto da scialare: un buon Live dei Negrita e l’ultimo
di Zucchero –La sesion cubana- mi
paiono le cose migliori.
Il
calendario concerti del 2012 ci ha regalato due grandi spettacoli: la tournèe
di addio di Ivano Fossati ed una ennesima grande performance, purtroppo molto
bagnata, nella nostra “amica” Fiorella Mannoia.
* CINEMA.
A mio giudizio, annata piuttosto magra. Nessun grande capolavoro da ricordare
in eterno. Cena tra amici (Le prènom)
e Argo forse le cose migliori. Grande
delusione, ma c’era da aspettarselo date le premesse, da parte di Prometheus, forzato e presuntuoso tentativo
di prequel di un grande e inarrivabile capolavoro della fantascienza come Alien (1979), nonostante tutte le buone
intenzioni del creatore di entrambi i film, Ridley Scott.
Il tanto atteso Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato non l'ho visto e, per il momento, non ho intenzione di vederlo. Come già accaduto per Il signore degli anelli, ho troppo amato il libro per essere impaziente di vedere il film.
* VIAGGI.
Due belle esperienze, di indubbio fascino e magiche atmosfere, che facevano
parte della nostra personale “Lista dei desideri” già da parecchio tempo: Lisbona e Zanzibar. La confusione e la
frenesia di una grande città mediterranea, ma aperta sull’oceano, contrapposte
alla esotica e coloratissima mama Africa. Bellissime sensazioni e immagini
rimaste immortalate in foto e video da guardare e riguardare.
* VITA
QUOTIDIANA. E qui casca l’asino. Tutto è diventato troppo difficile, snervante
e complicato. Hai voglia a far viaggi, legger libri, ascoltare musica, vedere
film per cercare di sopravvivere e compensare l’enorme dose di fatica e stress
che comporta anche solo svegliarsi la mattina e pensare… Sembra banale, ma
anche l’arrivo di un cagnolino di nome Bilbo
può contribuire a migliorare la qualità di vita. Sicuramente da un cane sai
cosa non potrai mai aspettarti: cattiveria gratuita, ipocrisia, egoismo,
tradimenti, infedeltà, doppio gioco…
* LAVORO & SOCIETÁ.
Una voragine senza fondo. Siamo tenuti in ostaggio da una banda di infami ed
arroganti cialtroni. Dicono che noi italiani siamo individualisti, anarchici,
egocentrici ed insubordinati (io lo sono di sicuro!) e ci meritiamo chi ci amministra e ci
governa. Ebbene, di tutti gli italiani che conosco e frequento, di varia
estrazione sociale o provenienza etnica e geografica, nessuno, dico nessuno, é
talmente indegno da meritarsi tutto questo.
Sarò stato bravo io a
scegliermi i migliori!
Ora, a questo esercito di migliori, con tutta la
disubbidienza e l’indisciplina che posso, auguro di tutto cuore di resistere e
poi resistere e poi resistere, anche per tutto il 2013.