Ogni
giorno il tanfo stagnante ti annienta il respiro, la melma
pestilenziale ti soverchia, l'onda quotidiana di putridume oltrepassa
di gran lunga la punta dei tuoi capelli inariditi e ti rivolta come
uno tsunami nel condotto delle fogne. E tu sprofondi. Non riesci a
muovere le gambe e le braccia per sollevarti, è come tentare di
nuotare nel gel per capelli ma senza pettine, nella nutella ma senza
poterti leccare le mani, senza la voce della mamma che ti chiama per
la merenda. Senza voci, senza suoni, senza canzoni. Un profondo
gorgoglìo dal tubo di scarico della tua coscienza.
Poi,
inaspettatamente ma inevitabilmente, un piccolo baluginìo nella
caligine del mondo, piccolissimo e lontano, quasi irraggiungibile, un
ritmo atavico che mette in vibrazione l'aria gelatinosa e una voce,
ancora più lontana, che canta...
A
SCIVOLARE Giù.... Nella CORRENTE.
Per
RISALIRE Su....DOLCEMENTE.
IRRESISTIBILE...STUPENDO,
INCONCLUDENTE,
Dannato VIVERE.... Dannato VIVERE.
Dannato VIVERE.... Dannato VIVERE.
I
detriti putrescenti del tuo lavoro di merda poco a poco si staccano
da te. La mente inquinata dalle scorie della sfatta umanità si
ripulisce, si risciacqua, si centrifuga.
Dal
koma proverò a riemergere
Nelle
nebbie mie lisergiche,
O
Madonna che ora era,
Era
oggi o ieri sera?
...
pace
amore e GIOIA
INFINITA
I
timpani incollati e raggrinziti da cacofonie invadenti e onnipresenti
poco a poco si distendono, oscillano, si dibattono e percepiscono,
dapprima in lontananza, poi sempre più vicino, un suono, una
vibrazione, un tam-tam...
È
in onda Radio
Conga
dal centro della jungla
C'è
qualcuno la sopra? (Mayday mayday !)
Ecco,
riesci a camminare con le tue gambe, lasci impronte melmose
strascicate sul selciato infangato dalle gocce di pioggia
cadute come mignatte su questo stupido marzo, prolasso d'inverno. Le
luci opalescenti che si avvicinano sono l'ingresso di un
teatro. Altri ominidi sperduti come te, con lo sguardo nebuloso,
vagano nell'ingresso, sulle scalinate, nei corridoi. Percepiscono
tutti lo stesso rumore e ne sono inconsciamente attratti, come zombie
dal tanfo di carogna e sangue.
Che
rumore fa la felicità
Insieme,
la vita lo sai bene
Ti viene come viene,
Ma brucia nelle vene
e viverla insieme
Ti viene come viene,
Ma brucia nelle vene
e viverla insieme
è
un brivido è una cura
serenità
e paura
coraggio
ed avventura,
da
vivere insieme, insieme, insieme, insieme … a te.
Aloni
di luce fioca provenienti da piccole abat-jour poste su un
palco, in fondo alla sala, illuminano chitarre, microfoni, gettano
riflessi sui piatti di una batteria, oscillano al ritmo della
grancassa. Alienati cenciosi in crisi mistica uguali a te affollano
la platea, si sporgono dalle balconate, battono le mani a ritmo,
alzano le braccia al cielo, fanno la ola...
Sei
uguale a me
Altro
che no
Sei
come me
In
ogni atomo
La
merda è rimasta fuori, il lerciume del mondo qui dentro non ti può
raggiungere. Ti puoi muovere liberamente, puoi cantare a
squarciagola, puoi ridere, puoi ballare. Sei confuso. Tutto è
diverso, non è più come prima. Tutto vive, pulsa, fluisce
mollemente da un corpo all'altro, vibra nell'aria sopra le teste. Non
capisci cosa sta succedendo, ma ti piace e ti senti
libero.
Stai
tranquilla non è niente
È
solo vita che entra dentro
Il
fuoco che ti brucia il sangue
Quella
è l'anima
Puo'
anche non piacerti il mondo
o
forse a lui non piaci te
comunque
questa e' un'altra storia
questo
e' Hemingway
E
se anche fosse un sogno, non ti importa. Adesso sei qui e vuoi
restarci. La discarica del mondo resta fuori... Almeno per questa
notte!
Tra
una botta che prendo
E
una botta che dò
Tra
un amico che perdo
E
un amico che avrò
che
se cado una volta
una
volta cadrò
e
da terra, da lì m'alzerò
C'è
che ormai che ho
imparato a sognare
non smetterò
P.S.
Libere impressioni sul concerto unplugged tenuto dai Negrita al
Teatro Filarmonico il 25/3/13.