Blog NEWS (13/05/17)

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  • - Nuove foto: autunno stagione magica!

sabato 13 ottobre 2012

Zanzibar, settembre 2012 (Trailer HD720p)

Avevo parlato di un viaggetto in Africa. Eccolo qua.
NOTA: per apprezzare la qualità HD720p, cliccare sul bottone a forma di ingranaggio in basso a destra.

 

sabato 6 ottobre 2012

FURORE. La parola giusta al momento giusto.

John Steinbeck pubblicò il suo romanzo più famoso, Furore (The grapes of wrath), nel 1939; negli anni in cui gli Stati Uniti d’America vivevano la più grande crisi economica della loro breve storia.
Milioni di lavoratori e le loro famiglie, prevalentemente contadini, braccianti, mezzadri e piccoli proprietari terrieri, erano stati letteralmente ridotti in miseria dalla crisi seguita al crollo di Wall Street del ’29, stritolati dai debiti con le banche, dalle pretese dei grandi latifondisti, dai prezzi di mercato imposti dalle grandi compagnie, dalla lunga siccità con tempeste di polvere e dall’introduzione di trebbiatrici a motore che svolgevano in poco tempo e con minor costo il lavoro di un gran numero di uomini.
Costretti ad abbandonare i loro poderi e le loro misere case, spesso fisicamente abbattute dalle stesse trebbiatrici che prendevano il loro posto nei campi, vagavano indifesi ed in balia dei potenti e della loro arrogante polizia lungo le strade del paese, verso Ovest, con la speranza di un lavoro e di un futuro.


La storia della famiglia Joad, mirabilmente narrata da Steinbeck e portata a simbolo di migliaia di altre famiglie americane ugualmente disperate, si dipana, capitolo dopo capitolo, in un lungo viaggio sulla famosa Route 66 da Est verso Ovest, fino alla California, vista come miraggio di salvezza, di benessere, di lavoro e di pace.
Come interludi, Steinbeck alterna alla storia brevi capitoli con commenti e descrizioni che rappresentano dei piccoli capolavori di analisi sociologica ed economica, di un realismo e un’attualità sorprendenti.

“E i latifondisti, che si sanno destinati a perdere la terra in caso di rivolta organizzata, i grossi latifondisti che conoscono la storia, che hanno occhi per leggere la storia e intelligenza per capirla, sanno, conosco benissimo il fatto fondamentale che quando la proprietà terriera si accumula nelle mani di pochi, va inesorabilmente perduta.
E sanno anche quest’altro fatto, concomitante, che quando una maggioranza ha fame e freddo, essa finisce sempre col prendersi con la violenza ciò che le occorre. E sanno infine questo terzo fatto, meno evidente forse, ma sempre presente nel corso della storia: che cioè le repressioni servono solo a rinvigorire e a riunire tra loro i perseguitati.”

Vi ricorda qualcosa?
Quale miglior periodo storico, di profonda e sottovalutata crisi economica, per leggere questo libro?
Con le dovute proporzioni, non è forse quello che sta accadendo dalle nostre parti?
Grazie all’incapacità amministrativa, alla disonestà, all’ingordigia e all’arroganza di pochi, non rischiamo forse di finire tutti come la famiglia Joad?
Poco lavoro e mal pagato, niente pensione, tasse, benzina e prezzi alle stelle, stato sociale in malora, assistenza sanitaria idem.
La grande differenza è che nel nostro paese girano ancora troppi soldi, frutto perlopiù di lavoro nero, evasione fiscale, favoritismi, intrallazzi e imbrogli di vario genere, per poter parlare veramente di povertà, ma l’equilibrio ormai è molto precario, la linea di confine troppo labile.
Precipitare nel dirupo è molto facile, basta un niente: la perdita del lavoro, qualche rata del mutuo non pagata, un investimento sbagliato, una imprevista malattia o un banale incidente, una letterina da Equitalia, una causa legale, un errore giudiziario o tributario (la Stato ha sempre ragione!)…

Un’altra grande differenza, purtroppo, è che noi qui non abbiamo un Franklin Delano Roosevelt. Non abbiamo nessuna prospettiva di New Deal. Nulla di nulla.
Abbiamo un professorino impettito, con un sorrisetto schifato sempre stampato sulla faccia, che ci spiega con supponenza e pedanteria come dobbiamo comportarci da bravi bambini moderni, ricordandoci continuamente (sempre con l’aria di prenderci per il culo) che la ricreazione è finita.
Al posto del New Deal potremmo avere un governo Berlusconi tris o quater con il Trota Ministro dell’Interno, la Minetti Ministro dell’Istruzione e Fiorito Ministro dell’Economia…

FURORE. Il libro giusto al momento giusto.
FURORE. La parola giusta al momento giusto.



Immagini della depressione con la voce di Bruce Springsteen