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sabato 2 agosto 2014

Sogno o son desto?

Una sera come tante, squilla il telefono. Con piacevole sorpresa, sento la voce di un caro vecchio  amico che avevo perso di vista da qualche tempo. Mi invita all'inaugurazione di una sua strana creazione, un sogno coltivato e realizzato negli ultimi anni: una sala musica personale, utilizzabile come sala prove, piccola sala da concerti, per proiezioni video, film e chi più ne ha più ne metta. Ha approfittato dell'occasione, mi dice, per sistemare bene la casa e il giardino, prima poco utilizzato, e vuole festeggiare l'evento come si deve.
Resto incuriosito e sorpreso, ma non meravigliato più di tanto: conosco il personaggio.

La sera convenuta, mi presento, pronto a soddisfare le mie curiosità, sentendomi molto coinvolto dalla passione e dagli interessi musicali che abbiamo sempre avuto in comune.

Mi si offre alla vista, immersa in un bellissimo e curatissimo giardino moderno, con gazebo, tavolini, divanetti e comodità varie, una struttura incredibile, una vera e propria dependance della villa, ad essa collegata con terrazza panoramica, disposta su due piani, di cui uno, a guisa di seminterrato, per ampliare il più possibile la cubatura del locale, strutturato totalmente come sala musica, completamente insonorizzata e attrezzata, con palco, strumenti, amplificazione, impianto luci, consolle di missaggio e ogni altro ben di dio possibile.

Per chi, come me, ama questo genere di cose, una visione paradisiaca.
Una piccola luce di intimo piacere illumina il mio animo, gettando un imprevisto chiarore in una fase della mia vita decisamente poco luminosa e ottimista.

Il piacere aumenta quando il locale viene inaugurato e messo alla prova da vari gruppi musicali, differenti per genere proposto e impatto sonoro; dallo swing, al jazz, al mariachi, al country, al rock. Una insonorizzazione impressionante permette, a porte chiuse, di non percepire neppure il picchiare della grancassa a pochi metri di distanza. Da non credere!

Anche se nella sala musica si sta esibendo un gruppo rock a 120db, il party nel giardino circostante prosegue indisturbato, fra cibi prelibati e ottimi vini, con un sommesso chiacchiericcio e un piacevole scambio di ricordi e battute fra vecchi amici ritrovati e vecchi compagni d'avventure.

Alla fine, ho la netta sensazione di aver fatto parte di qualcosa di veramente speciale, un evento e un'occasione fuori dal comune, forse unici nel loro genere in queste parti d'Italia e soprattutto in questo periodo di sconforto e disorientamento.

Anche se sicuramente è stato a lungo argomento privilegiato fra gli ospiti propensi al pettegolezzo, il lato economico del progetto, in questa sede, non mi interessa e non mi riguarda. 
Voglio invece spezzare una lancia a favore di chi utilizza il proprio denaro (diritto inalienabile) per godere, diffondere e condividere, novello Mecenate, la propria passione musicale e artistica, specialmente e a maggior ragione, in periodi tristi come questo.

Sarò sempre grato quindi all'amico che mi ha coinvolto, e lo sarò ancor di più se vedrò svilupparsi nel tempo altre iniziative musicali, incontri, proiezioni di film, jam-session a cui potrò dare il mio misero ma appassionato contributo.


P.S.: Le immagini che accompagnano il post sono tratte dal web e NON corrispondono al luogo descritto.