Blog NEWS (13/05/17)

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mercoledì 16 ottobre 2013

LUTTO NAZIONALE, MA DISINTERESSE PER I CONNAZIONALI

Questo non è un post. È uno sfogo che mi pesa sul cuore da troppo tempo. Non potevo trattenermi oltre. Qualcuno mi odierà, qualche altro applaudirà. Fa parte del gioco, del cosiddetto dibattito democratico; che poi, a ben vedere, non è altro che la solita inutile montagna di chiacchiere.
Se volete leggerlo, andate alla pagina "dovere di cronaca".
Questo non era il suo posto. Questo blog è nato con altre intenzioni, ma si sa, nella vita le cose cambiano e tener fede alle promesse è dura. Io tenterò, come sempre.



martedì 8 ottobre 2013

Perle ai Porci

Ognuno tenta di compensare le brutture del mondo e le avversità della vita come può. La pura e semplice sopravvivenza, fisica o mentale che sia, sta diventando un obiettivo primario della nostra esistenza. Per chi, come me più fortunato e baciato dal destino, sopravvivere non significa procacciarsi quotidianamente il cibo, trovare un rifugio caldo o un abito pesante per l'inverno, evitare un proiettile o un colpo di machete, allora, forse, come dirà qualcuno più saggio, non si deve parlare di sopravvivenza a sproposito.
In parte è vero. Infatti questa non è la sede giusta per dibattere sui problemi del mondo.
Questo è un blog che tratta di cose piacevoli, musica, letteratura, cinema, viaggi ecc., forse semplicemente un ennesimo tentativo personale di compensazione, di sopravvivenza mentale. 
Ancora più vero. 

Ma quando la nostra mente è oberata dal peso di un mondo così inguardabile, quando ci rendiamo definitivamente conto che la libertà non esiste, di essere solo prigionieri, ostaggi sul lavoro, a scuola, a casa, in auto, in aeroporto, ovunque giriamo lo sguardo, ostaggi l'uno dell'altro in un micidiale ingranaggio stritola-cervelli, allora, anche se abbiamo la pancia piena e un letto caldo, cosa ci resta per non impazzire?

“Perché era evidente che ci avrebbero fottuti. Più ci riempivano la testa con il sociale, la democrazia, la libertà, i diritti dell’uomo e tutte le altre manfrine, più ci fottevano. Vero come due più due fa quattro.”
Jean-Claude Izzo. “Chourmo. Il cuore di Marsiglia."

Ecco perché scoprire ogni tanto un bel libro, un bel disco, un bel film, volare con la fantasia in un'altra realtà, farsi trasportare da un magico flusso di note è come una boccata d'aria pura nuotando nel mare in tempesta, un neurostimolatore per i nostri neuroni appassiti, una piccola luce tremolante in fondo al tunnel.
Ma per trovare bisogna cercare. Commettere errori, accumulare delusioni, imboccare vicoli ciechi, girare a vuoto...
Poi, quando meno te l'aspetti, ecco, ci troviamo per le mani un piccolo gioiello.

È la sensazione che ho provato al primo ascolto di "Rhythm, Chord & Melody" dei The Reign of Kindo. Lavoro datato 2008 di un affiatato gruppo di Buffalo (USA). Una strana copertina stile album di vinile anni '70 di ispirazione jazz e un impatto sonoro fra i più gradevoli e accattivanti io abbia ascoltato negli ultimi anni. Difficile definirne il genere; inseriti quasi d'ufficio nel filone pop-jazz alternativo, in realtà il gruppo dimostra una grande capacità, oltre che tecnica, di far convivere antiche armonie da big-band anni '40-'50 con improvvisi cambi di ritmo dal soul al latinoamericano e ariose digressioni in stile progressive, accompagnate da melodie vocali a tratti addirittura troppo orecchiabili.
Questo travolgente amalgama musicale regge alla grande per tutta la durata del disco, con pochissime e trascurabili cadute di livello.
I successivi lavori del gruppo, "This is what happens" del 2010 e il recentissimo "Play with Fire" confermano il grande valore della band, anche se forse comincia a trasparire una lieve perdita di freschezza e ispirazione.

A proposito di gioielli e perle rare, approfitto di questo post per rendere omaggio e inviare un personale e appassionato saluto a quello che voglio considerare ormai un vecchio amico: Peter Gabriel, che in questi giorni, alla bella età di 63 anni, è presente in Italia nell'unica data (perché?) del suo ultimo "Back to Front tour", al Forum di Milano. L'avrei visto e salutato volentieri di persona, ma sono troppo pigro e stanco per queste trasferte da giovane tifoso sfegatato. Mi accontento di qualche video su Youtube e, forse, di un futuro DVD, che comunque mai nel mio cuore potrà degnamente sostituire il "Secret world live" del 1994.




Ciao Peter.