Blog NEWS (13/05/17)

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mercoledì 6 gennaio 2016

Il Lungo, il Corto e il Pacioccone

Siamo nel 2016. Ci siamo arrivati, nonostante tutto. 
Nonostante le ferite che anche questo 2015 ci ha inferto. Nonostante qualche parassita bugiardo e lautamente pagato voglia farci credere che tutto va bene, anzi, sempre meglio grazie a lui. 
Razza di parassiti infami che vogliono godere dei meriti del raccolto (altrui) ancor prima di aver seminato. Non ce ne libereremo mai...

Restando, sempre più a fatica, nel tema di questo blog, vediamo cosa mi è piaciuto e cosa no fra tutto quello che ho incontrato, durante quest'ultimo 2015, in ambito letterario, musicale, cinematografico, ecc.

IL LUNGO...

LIBRI MIGLIORI:
Suite francese di Irene Nemirovsky (magnifica riscoperta di una delle migliori scrittrici della prima metà del novecento), La casa del sonno di Jonathan Coe (autore anglosassone dotato di grande arguzia e capacità di tessere trame complesse molto originali), Lavoro a mano armata di Pierre Lemaitre (un autore Noir duro e puro), Olive Kitteridge di Elizabeth Strout (una delle pochissime opere di letteratura contemporanea americana che abbia lasciato un segno), Georges Simenon sempre e comunque. 
Fra le RILETTURE: Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov, Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani.

DISCHI MIGLIORI: 
Hand.Cannot.Erase di Steven Wilson (ebbene sì, anch'io faccio parte del mucchio!), anche se non al livello del precedente The Raven...Family Dinner N.1 e We like it here degli Snarky Puppy, Victim of your father's agony degli Arabs in Aspic, Skyline dei Barock Project, La notte anche di giorno de La Coscienza di Zeno.

FILM MIGLIORI: 
Interstellar di Christopher Nolan, The imitation game di Morten Tyldum, Still Alice di Richard Glatzer e Paul Westmoreland, Sopravvissuto-The Martian di Ridley Scott. Leggermente distaccati, Whiplash di Damien Chazelle e Jimmy's hall di Ken Loach.

SERIE TV MIGLIORI: 
True detective, House of cards, Fargo, Gotham, Olive Kitteridge (mirabilmente tratta dall'omonimo libro), The Knick, Fortitude, Peaky Blinders. Da citare, come unica eccezione allo strapotere d'oltreoceano, la bella serie anglosassone Broadchurch.

Ciascuno, nel suo genere, un piccolo capolavoro per l'alta qualità della sceneggiatura, della realizzazione e dell'interpretazione.



IL CORTO...

LIBRI PEGGIORI: 
Il gioco di Ripper di Isabel Allende, Amsterdam e Solar di Ian McEwan.
Dispiace molto vedere la grande autrice della trilogia La casa degli spiriti/La figlia della fortuna/Ritratto in seppia farsi portavoce della peggiore idiozia americana. Si è così integrata nella società statunitense, che l'ha accolta quasi trent'anni or sono, da vendere l'anima al diavolo e partorire questa schifezza imitazione thriller. 
Quel Ian McEwan che mi aveva così impressionato con Espiazione, Lettera a Berlino e Sabato è dato per disperso. A proposito dei due romanzi citati più sopra si può usare un solo aggettivo: inutili.

DISCHI DELUDENTI RISPETTO ALLE ASPETTATIVE: 
Everlasting instant degli IZZ, I heard you listening degli Echolyn.

FILM DELUDENTI RISPETTO ALLE ASPETTATIVE: 
Unbroken, il passo più lungo della bella gamba di Angelina Jolie e Il segreto del suo volto di Christian Petzold, tanto buono nell'approccio e nelle intenzioni, quanto vuoto e banale nella realizzazione.

SERIE TV PEGGIORI: 
Sense8, Z Nation, Graceland... Semplicemente inguardabili. Aquarius parte con buone intenzioni, ma si perde quasi subito in giri a vuoto irritanti. 
Ah, come dico sempre, quanto è importante una buona sceneggiatura!


E, dulcis in fundo, IL PACIOCCONE...



"Se tu sei libero la tua stessa esistenza da fastidio agli schiavi."