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domenica 6 novembre 2011

Il mio amico Kostas Charitos

Io e Kostas ci frequentiamo già da qualche anno. All’inizio, al primo approccio, ero un po’ scettico e diffidente, sia perchè il nostro incontro è stato piuttosto casuale, sia a causa del suo lavoro che, sulle prime, ispira sempre poca simpatia. Infatti Kostas di mestiere fa il commissario di polizia, come Montalbano insomma. Piano piano però, conoscendolo, si scoprono di lui gli aspetti più piacevoli. Stando in sua compagnia si ha sempre l’impressione di trovare un vecchio amico, un po’ brontolone, un po’ ingenuo, un po’ cinico e disincantato.

Anche lui, come noi, sempre alle prese coi problemi quotidiani; il traffico bestiale (che lo fa incazzare da morire!), lo stipendio miserevole, la vecchia auto da cambiare, i difficili rapporti coi superiori al lavoro e con la moglie a casa. Anche sua figlia Caterina lo fa dannare, ma alla fine prevale sempre l’affetto del padre e la sua predisposizione a viziarla e difenderla dalle ingerenze materne.
Mi piacciono particolarmente le sue battute ironiche e la sua aria di sopportazione nei momenti in cui diventa più difficile digerire i contrasti fra il suo vecchio mondo, che in fondo è anche il mio, e quest’intruglio volgare che cercano di rifilarci come il nuovo mondo, pieno di bellimbusti da televisione, politici arroganti ed incapaci, telefonini onnipresenti e iPad da spiaggia. A sottolineare questo eterno conflitto, ci si mette pure la sua strana passione per i vocabolari; quelli di carta, intendo. 
Questo carattere vecchio stampo è la sua peculiarità anche sul lavoro, ove, senza mai strafare, con modestia e perseveranza, ma anche con la convinzione delle proprie capacità, snoda pazientemente bandoli di matasse talora così complicate da scoraggiare chiunque. Quando ci incontriamo, mi racconta con piacere le sue avventure poliziesche, senza mai vantarsi o attribuirsi meriti particolari, anzi quasi con distacco, come se lui non fosse il protagonista, ma una semplice comparsa. Con tutta la presunzione che dilaga, questo fa di lui un eroe.


A proposito, quasi dimenticavo di dirvi che Kostas Charitos non è una persona reale, viva e vegeta, ma un personaggio di fantasia, creato dalla penna di Petros Markaris, sceneggiatore e romanziere greco non più giovanissimo (ma non come Camilleri!). Se volete fare la sua conoscenza, ve lo posso presentare.




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