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lunedì 16 luglio 2012

Maledetto Liga!

Ligabue mi è sempre piaciuto, fin dal primo momento. Sia come personaggio (come persona non posso dire, poiché non lo conosco direttamente…), che come musicista e cant-autore. Specie quello del primo periodo. Ha sempre avuto il dono di saper comunicare con la musica “giusta” quelle pennellate di vita, di amore, di rabbia e di dolore che fanno parte del bagaglio di tutti, semplici, dirette, provinciali, terra-terra.
Ero già contento così.
Poi, d’improvviso, me lo ritrovo regista che sforna un film bello, commovente e genuino come Radiofreccia, seguito dopo alcuni anni da un altro film niente male, Da zero a dieci.
E penso, con un po’ di invidia: anche questa gli è andata bene!
Come se non bastasse, nel 1997 pubblica anche una raccolta di racconti, Fuori e dentro il Borgo, un romanzo, La neve se ne frega, nel 2004 e una raccolta di poesie, Lettere d'amore nel frigo, nel 2006.
E basta, quando è troppo è troppo! La musica mi piace, i film li ho perfino apprezzati, ma di leggere anche libri non se ne parla! Tutti questi dilettanti che s’improvvisano grandi scrittori, che palle!
Facevo finta di non vedere i commenti e le recensioni nel complesso positive che arrivavano un po’ da tutte le parti. In fondo è solo un cantante…
  
Alla fine, arriva Il rumore dei baci a vuoto. Un titolo splendido. Lo porta a casa mio figlio, suo grande fan, e mi dice: “leggilo anche tu papà, è bello, vedrai che ti piace”.
In un momento particolare, di notevole scoramento personale e deluso da un “grande” libro (Il teatro di Sabbath di Philip Roth), mi lascio tentare.
Cazzo, ma è carino sul serio, intrigante, vitale…
Questo stronzo del Liga sa anche scrivere! Oddio, intendiamoci, non siamo di fronte ad un novello Cechov: tre o quattro racconti sono notevoli, gli altri così-così.
A questo punto non posso che odiarlo. Uno che riesce a far bene, o almeno abbastanza, e pure senza grande sforzo, tutte e tre le cose che più mi appassionano nella vita, musica, cinema e letteratura, non posso proprio evitare di odiarlo.
Maledetto Liga!


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