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mercoledì 15 giugno 2011

Referendum. Considerazioni sul nucleare.

Come facilmente prevedibile, i recenti referendum si sono conclusi con una schiacciante vittoria del Sì. Il risultato, soprattutto riguardo il quesito sul nucleare, mi lascia piuttosto perplesso e mi pare il frutto di un pericoloso mix di propaganda faziosa e disinformazione. Purtroppo la tragedia giapponese, dovuta, ricordiamolo, ad un cataclisma naturale superiore a qualsiasi capacità umana, ha influenzato in modo significativo il già fragile equilibrio emozionale degli italiani. Queste scelte sono spesso scelte di “principio” più che dettate da argomenti razionali.  Tra questi argomenti ne elenco alcuni, già ampiamente trattati sui media, che, purtroppo, interessano prevalentemente le generazioni successive alla mia.
  1. 1.    Le fonti energetiche attuali, quasi tutte non rinnovabili, non dureranno in eterno, anzi si prevede il loro esaurimento nell’arco di decine di anni (decine, non centinaia o più!). Questo è un fatto acquisito, ben noto da tempo.
  1. 2.    Le cosiddette energie alternative, assolutamente preferibili–chi è così stolto da negarlo!-,  grazie alla lungimiranza dei nostri governanti e agli interessi economici sottostanti, sono molto arretrate ed insufficienti a garantire il continuo aumento di richieste energetiche del pianeta. Vedi paesi “emergenti” e popolosissimi come India e Cina.
  1. 3.    Nonostante questo, tutti, compresi coloro che hanno votato con convinzione per il Sì (…e non ditemi di no!), usano e continueranno ad usare sempre più elettrodomestici, condizionatori, cellulari, computers, Playstation, aerei, automobili, treni e chi più ne ha più ne metta. Chi è fra noi disposto a tornare indietro di cent’anni, quando verranno a mancare le fonti di energia? Spostarsi a dorso di mulo? Leggere a lume di candela? Comunicare coi piccioni viaggiatori?
  1. 4.    Nessuno in Italia, compreso il sottoscritto evidentemente, vuole avere vicino a casa centrali nucleari, discariche o ferrovie ad alta velocità, però continuiamo imperterriti col nostro stile di vita, a consumare energia, a produrre rifiuti, a promuovere Referendum… 
Cioè, come si dice dalle mie parti, vogliamo “ovo, galina e cul caldo”.
Ergo, quale fonte energetica abbiamo a disposizione nell’immediato, che ci permetta di tamponare la situazione fino allo sviluppo completo e duraturo –se ci sarà- delle energie alternative?

“Risposta non c'è, o forse chi lo sa,
caduta nel vento sarà.”


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